CHOOSE EARTH: documentary series
COMMERCIAL REEL
Mi presento
Nasce nel 1986 da una modesta famiglia romana e diventerà un’adulta alquanto sopra le righe.
Scherzavo.
Qui non troverete l’ennesima bio scritta in terza persona, né un papiro di premi anche se
OHHH SIAMO ALLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA 2025 e al POFF di TALLINN!
Un pizzico di orgoglio misto ad ansietta per il riconoscimento di due anni di fatiche matte e disperatissime per il montaggio della serie doc Choose Earth, regia di Anne De Carbuccia.
Parto dalla fine
Dall’ultimo lavoro fatto, perché è un pezzo di cuore: unisce il mio amore per l’ambiente, l’antropologia, l’avventura e l’arte.
In 5 episodi di un’ora l’uno, mi sono persa nel labirinto delle inquadrature pazzesche di Luigi Montebello, a sforbiciare fotogrammi tra mistici paesaggi nepalesi, laghi siberiani e la foresta amazzonica.
Ma si è capito cosa faccio?
Nel dubbio: montatrice, video editor, sarta di emozioni.
Quando lo spiego alla vecchietta di fronte dico sempre: “faccio puzzle” e in fondo un po’ è vero.
Ho fatto un sacco di commercials
Lavorando per agenzie e studi di post-produzione, in ufficio, da remoto, sui set…
Partendo da Torino dove ho montato automotive a non finire (eventi, spot, video aziendali), passando ogni tanto per Milano e decidendo alla fine di tornare a Roma.
A Roma ho spaziato tra fashion, polpettine e Sanremi, ripassando di tanto in tanto per il caro vecchio automotive – so essere proprio una coatta con le sgommate, provare per credere.
Insomma ho fatto pubblicità in tutte le salse e in tutte le lunghezze possibili, sforbiciando qualunque tipo di musica.
Dualità sonora: zen dentro, rock fuori
L’orecchio per la musica l’ho preso dall’unica artista della mia famiglia, nonna Valentina – anima di Chopin nel corpo di un supplì – che mi ha insegnato la musica così come la dualità e la contraddizione; si, perché nonna mi portava in chiesa quando suonava, ma imprecava quando incastravano la sua volvo rossa fiammante nel parcheggio lì davanti.
Insomma oltre alla musica credo di doverle anche la mia doppia anima un po’ zen e un po’ rock. Ovviamente amo sia la musica classica che il metal pesante.
Pensando al mio lavoro come un labirinto in cui cercare la strada giusta mentre costruisco storie, quale figura migliore poteva incarnare questa dualità, se non quella del minotauro?
tra una pubblicità e l’altra ho sperimentato anche i DOCUMENTARI
Indipendenti, su commissione, lunghi, medi, brevi…
Oltre alla già citata Choose Earth a breve su Amazon Prime, per RaiPlay ho montato 3 stagioni di Ossi di Seppia prodotta da 42° Parallelo, una serie che racconta fatti di cronaca italiana in episodi da 20-30 minuti l’uno.
Sempre per RaiPlay ho montato Bronzi di Riace: il tesoro ritrovato, un episodio speciale di Ossi di Seppia Memories di 40 minuti.
Tra i documentari indipendenti “Malafede” di Marialuisa Greco, “Lappedellì” e “Vuoto a rendere” di Paola Pasquali, fatti con budget sotto zero, ma con tanto cuore.
Ma la mia più grande passione sono i TRAILER
credo che coniughino bene la mia esperienza pubblicitaria con il desiderio di raccontare (in questo caso riassumere) storie.
Con il tempo ho lavorato a SHORTS, VIDEOCLIP, PROMO, RUBAMATIC, ANIMATIC, REEL, CORPORATE
e tutto quello che fosse montabile, inclusi lego e mobili.
ho divagato un po’
ma credo che siano tutti tasselli chiave per capire se posso essere la persona giusta per prendersi cura della vostra creatura.
Perché spesso non è solo questione di bravura tecnica, ma anche di affinità umana, curiosità e comunione di intenti – il tutto a servizio del racconto.
Se doveste decidere di addentrarvi nel labirinto con me, vi prometto che cammineremo fianco a fianco lungo tutto il viaggio per costruire la vostra storia, un frame alla volta, con passione e un pizzico di follia.
Che sia uno spot da 15 secondi o un documentario da un’ora.
E se poi ci scappa la colonna sonora neomelodica, beh… farà parte del viaggio.
